Premessa
La salute e il benessere sono sempre più importanti per le persone. Il ruolo del personal trainer è fondamentale, ma deve rispettare le leggi e le competenze specifiche, soprattutto in tema di alimentazione.
Cosa dice la Legge
In Italia, solo dietisti, nutrizionisti e medici possono fare valutazioni nutrizionali, diagnosticare carenze e creare piani alimentari personalizzati (Legge 402/2000).
Confine tra Consigli Generici e Specifici
- Consigli Generici che possono essere dati dai personal trainer: suggerimenti come mangiare frutta e verdura, mantenersi idratati, seguire una dieta equilibrata e stile di vita sano.
- Consigli Specifici che sono vietati ai personal trainer: Richiedere valutazioni individuali e la personalizzazione di piani dietetici.
Esempi di Consigli Specifici Vietati
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Non è concesso valutare lo stato nutrizionale del cliente.
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E’ vietato diagnosticare carenze nutrizionali.
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Creare piani alimentari personalizzati per dimagrimento o aumento di massa muscolare.
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Consigliare integratori alimentari.
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Fornire consigli per il trattamento di patologie come diabete o ipertensione.
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E’ vietato nominare alimenti specifici: come dire di preferire il riso rispetto alla pasta o altro.
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Indicare unità di misura: Come indicare porzioni di pasta o grammi di pasta.
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Utilizzare linguaggi ambigui nei canali social o siti web.
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Sponsorizzare programmi alimentari o consigliare integrazioni è vietato e può essere considerato abuso di professione.
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Indicare quantità di macronutrienti
Cosa dice la Sentenza della Corte di Cassazione n. 20281/2017:
Questa sentenza chiarisce che un personal trainer che fornisce consigli alimentari specifici o elabora piani alimentari personalizzati commette un reato di esercizio abusivo della professione. Non basta chiamare questi interventi “consigli alimentari” per essere legittimati. Usare titoli professionali riservati ai dietisti e nutrizionisti, come “dottore” o “esperto in nutrizione”, peggiora la violazione.
Conseguenze dell’Abuso di Professione
- Sanzioni per il Personal Trainer: Reclusione fino a sei mesi o multa da 103 a 516 euro (art. 348 c.p.).
- Danni al Cliente: Consigli alimentari sbagliati possono causare gravi danni alla salute, come carenze nutrizionali, squilibri ormonali e disturbi alimentari.
- Responsabilità Civile: Il personal trainer può essere ritenuto civilmente responsabile per i danni causati da consigli alimentari inappropriati.
Proteggere la Propria Salute
- Richiedere Competenze: Rivolgersi sempre a dietisti o nutrizionisti iscritti all’Ordine per piani alimentari personalizzati.
- Diffidare dei Consigli Generici: Un vero professionista valuterà le tue esigenze individuali e creerà un piano alimentare sicuro.
- Consapevolezza e Tutela: Conoscere i limiti delle competenze di un personal trainer è fondamentale per proteggere la propria salute.
Conclusione
La collaborazione tra personal trainer e dietisti/nutrizionisti è vantaggiosa, ma ognuno deve rispettare i propri limiti legali. La salute è preziosa e non deve essere messa a rischio da consigli alimentari non adeguati. I personal trainer possono motivare i clienti a seguire uno stile di vita sano, fornendo consigli generici sull’alimentazione e incoraggiando l’attività fisica.