La Bilancia è lo strumento più odiato soprattutto dalle donne, quel numeretto che compare talvolta ci condiziona al punto che faremmo di tutto per arrivare al nostro peso desiderato. Ma come dico sempre io la bilancia ci dà un valore ma non sa cosa ci sia sopra, se sta pesando piombo o gelatina. Non ci dà alcuna indicazione di come il nostro peso è composto, se molto di quel numero è formato da muscolo o grasso.
Il valore del peso è messo in relazione a quello dell’altezza per identificare l’Indice di Massa Corporea, anche detto IMC O BMI, che si ottiene dividendo il peso (in kg) per l’altezza (in metri) al quadrato.
Questo nuovo valore ottenuto, appunto l’IMC, ci farà rientrare in una fascia di “normalità”, “sottopeso”, “sovrappeso” o “obesità” e vale per le persone adulte. Per l’età pediatrica e giovanile, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha messo a punto dei grafici di indicazione di percentili che tengono conto di IMC, età e sesso.
Attenzione questo tipo di calcolo può far ricadere in fasce di sovrappeso soggetti atletici con alto peso perché molto muscolose.
Quanto più sale l’IMC tanto più c’è rischio di incorrere in malattie cardiovascolari, diabete tipo 2, problemi di respirazione ecc , così come anche una estrema magrezza, con un IMC basso, è stato correlato a mortalità elevata. Per interpretare in modo corretto l’IMC, va messo in relazione alla misura delle circonferenze
Nella edizione 2017 delle linee guida del Centro di Ricerca Alimenti e Nutruzione (CREA) è presente una tabella per far capire proprio la relazione tra l’IMC e la circonferenza della vita. Guardando insieme i due parametri si ci rende conto che il rischio di patologie aumenta all’aumentare del peso e della circonferenza della vita. Rischio che dipende anche dallo stile di vita, se si fuma, se non si fa attività fisica, dai valori nel sangue di colesterolo HDL ed LDL (il così detto colesterolo buono e cattivo), glicemia, insulina ecc.