— il mio Metodo —

Il Metodo FEAST

Fare un Percorso Nutrizionale vuol dire per me “prendersi per mano” e capire come arrivare ad un obiettivo prefissato, sia esso estetico, di performace sportiva, di benessere in generale, di risoluzione o attenuazione di stati fisiologici alterati.

Si viene a creare una vera e propria collaborazione, un team, che include me, l’assistito e, se si è sportivi il trainer, o il medico di riferimento in caso di patologie.

Parole chiave sono: motivazione, perseveranza, obiettivo ben presente, empatia

Empatia, perchè il nutrizionista è un po’ uno “psicobiologo”.
Il cibo, l’alimentazione, è spesso associato a stati emozionali. È fondamentale riuscire ad immedesimarsi con chi si ha di fronte per capire come affrontare al meglio il percorso insieme in una sorta di counseling nutrizionale che consente, nel tempo di capire le conseguenze delle proprie scelte e dare una educazione alimentare, in modo da mantenere, a lungo termine, i risultati raggiunti.

Da tutto questo nasce il mio metodo FEAST

F = Flessibilità – Perché l’alimentazione rigida porta facilmente all’abbandono in breve tempo

E = Equilibrio – L’equilibrio tra i nutrienti, minerali, vitamine, nelle diverse fasi della vita è essenziale perché “tutti gli ingranaggi del corpo” funzionino correttamente.

A = Autoregolazione – Nel tempo l’obiettivo è quello di “abbandonare i fogli della dieta” ed iniziare a camminare da soli avendo imparato come regolarsi nelle diverse situazioni

S = Sport – Sport inteso sia come esercizio fisico programmato ma anche più in generale come movimento, il tutto fa parte dello stile di vita. Bisogna quindi si mangiare meglio, ma anche muoversi adeguatamente.

T = Team – iI Team e formato da te che hai deciso di cambiare e tutte le figure che ti supportano nel percorso quindi me come nutrizionista, il medico, il fisioterapista, lo psicologo, l’allenatore ecc.. tutti che remano nella stessa direzione, il tuo successo.

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…i risultati

— la prima Visita —

si articola in 3 Passaggi

La prima visita permette di conoscerci non solo come dati di misure ma anche di capire lo stato fisiopatologico e tutto ciò che ruota intorno alla vita della persona

1. ANAMNESI FISIOPATOLOGICA

Durante la prima parte della visita, si fa un colloquio, una chiacchierata, in cui si valuterà:

Lo stile di vita :

  • se si è molto attivi o sedentari,
  • se si è fumatori,
  • se si svolge un lavoro su turni o con orari stabiliti
  • se si ha un sonno regolare ,
  • la gestione dello stress
  • se si hanno particolari disturbi accertati o allergie  o intolleranze diagnosticate
  • se si assumono farmaci
  • se in famiglia si hanno particolari condizioni mediche
  • se si fa sport , quale tipo di sport, la frequenza, gli orari, eventuale preparazione di gare.

Al fine di avere un quadro completo della situazione è richiesto di Portare in Visione le analisi sangue ed urine più recenti (massimo 5  mesi addietro) ed eventuali referti medici

N.B Il Biologo non può prescrivere analisi di sangue ed urine ma solo consigliarle.

Allo stesso modo il Biologo non può prescrivere farmaci ma può consigliare l’uso di integratori.

2. ANAMNESI ALIMENTARE

Il recall delle 24h , la storia dietetica, il diario alimentare *  sono tutti strumenti che permettono di capire le  abitudini alimentari, lo schema di alimentazione che si segue abitualmente come orari, posti in cui si mangia, l’eventuale compagnia di altri, il prepararsi o meno il pasto da soli, ecc.

Spesso infatti si pensa di Mangiare Bene ma non si capisce cosa si sbaglia, inconsapevolmente è possibile che si abbia una carenza di proteine o grassi buoni o un eccesso di assunzione di zuccheri (anche quelli “nascosti negli alimenti”); si possono avere carenze di micronutrienti , vitamine, minerali, fibra.

Importante è quindi non solo la quantità ma anche la qualità degli alimenti, la frequenza di consumo e capire se c’è una associazione tra lo stato di animo e ciò che si mangia.

* Recall 24h= si chiede cosa si è Mangiato e bevuto il giorno precedente. Si possono usare come riferimento le dimensioni casalinghe come piatti o bicchieri o mestoli ecc.  il limite è la possibilità di non ricordare esattamente cosa si è mangiato o che il giorno precedente non rispecchi una giornata solita. Esempio il giorno prima c’è stata una festa o per una qualsiasi ragione si è saltato un pasto

*Storia dietetica = consente una valutazione delle abitudini alimentari sul lungo periodo poiché si chiede cosa si è mangiato-bevuto in modo più o meno dettagliato negli ultimi 7-30 giorni

*Diario alimentare = necessario solo in alcuni casi, permette di sapere nel dettaglio cosa si è mangiato per alcuni giorni feriali e non. Nel pratico è un vero e proprio diario, ma invece di scrivere i segreti d’amore si indica tutto ciò che si è mangiato e bevuto, l’orario dei pasti, la presenza di altre persone, lo stato d’animo, eventuali meccanismi di compenso (uso di lassativi, induzione vomito, successivo digiuno-salto del pasto, successivo esercizio fisico protratto).

3. VALUTAZIONE DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA

L’uso dei migliori strumenti sul mercato ci consentono di capire con una buona stima quanta acqua, massa grassa e massa magra abbiamo.

Infatti, dopo l’iniziale chiacchierata si prendono le misure di altezza e peso e si valuta come questo peso è composto. Cosa intendo? La bilancia è uno strumento che non sa cosa sta analizzando, ci indica solo un numero, ma.. due persone con stesso peso posso apparire completamente diverse perché hanno una quantità di grasso, muscolo, acqua, diversa. Cioè hanno una composizione corporea differente.

Le misurazioni tramite

– Circonferenze

– Pliche

– BIA o Bioimpedenziometria

ci permettono di capire come il peso sia composto, quindi di capire quanta acqua, massa grassa e massa magra abbiamo. La BIA in particolare richiede l’uso di uno strumento di alta qualità e affidabilità, perché tutte le considerazioni si fanno a partire da un corpo che viene analizzato dall’esterno.

Purtroppo non possiamo sezionarci e quindi vedere come siamo fatti dentro dal vivo ma la metodica della

  • Adipometria /stratigrafia (Bodymetrix2000 – Hosand)

Consente proprio di vedere con occhi tramite una sorta di ecografia, come è fatto il muscolo e il grasso sotto la pelle.

Tutti questi passaggi richiedono tempo per cui la prima visita dura almeno 1 ora.

Fin dalla prima visita è bene farsi delle foto in modo da avere uno storico ed un confronto visivo a distanza di tempo sia se si voglia dimagrire, sia che si voglia apparire più estetico, muscoloso.

Terminata la visita e capito insieme la strada da intraprendere, stilo l’alimentazione seguendo le regole del metodo FEAST tenendo in conto delle esigenze individuali, dallo stile di vita, come possono essere gli orari lavorativi, il gusto della persona. È impensabile dare diete prestabilite, ognuno ha necessità diverse, non contando che l’eventuale presenza di patologie, o l’assunzione di farmaci può limitare lo spettro di alimenti consumabili.

I controlli

Ogni 4 settimane circa si effettua la visita di controllo per capire come sta evolvendo la situazione effettuando nuovamente le varie misurazioni. Come dico sempre io la prima alimentazione ci fa da “punto zero di riferimento” da lì capiamo se la strada intrapresa è nel senso giusto o se si può lasciare la strategia invariata.

Non è infatti detto che sia necessario il cambio alimentazione ogni volta, è possibile anche che non debbano essere apportate grandi modifiche ma che si debbano fare solo piccole variazioni.

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